Descrizione
Fu costruita molto probabilmente quando Pianezza diventò feudo dei Provana a metà del 1300. La torre in origine era merlata con merli guelfi senza la copertura del tetto, completamente aperta sul lato verso il borgo per facilitare, mediante carrucole, l’accumulo di proiettili alla sommità, la sporgenza a poligono con lati brevi verso l’esterno denuncia chiaramente la funzione difensiva, necessaria per la sicurezza del paese, in quel periodo minacciato da più fronti.
Nel 1844 la torre denunciò dei cedimenti per cui si stimò fossero necessari restauri urgenti, ma dopo la perizia dell’Ingegner Gallinati, la conclusione fu che conveniva abbatterla e costruire un nuovo campanile. La decisione del Comune fu invece di chiudere la torre sul lato aperto, il che avvenne nel 1878. Altri restauri si ebbero nel 1979, quando fu cinta da robuste cinture di ferro e l’ultimo intervento ci fu a cavallo tra il 1999 e il 2000.
L’Orologio Civico fu costruito dalla ditta Gramaglia di Torino verso il 1870: è un modello a scappamento, la sua carica durava una settimana ed i pesi che lo facevano funzionare scendevano per ben 20/25 m entrando in un pozzo profondo 10/12 m. Fu sostituito da un orologio elettronico della ditta Sabbatini di Bergamo nel novembre del 2004, la nuova tecnologia ha prodotto piccoli cambiamenti nel suono delle ore.
La campana maggiore, fusa da Antonio Bianco nel 1787 in tonalità Fa, è la campana civica. Riporta il primo stemma della comunità pianezzese, un pino con bacche. Suonata in modi diversi, chiamava a raccolta i pianezzesi: “a martello veloce” per gli incendi, “a distesa” per le riunione del consiglio della comunità, “a distesa alta” per i temporali e le grandinate poiché le onde sonore attenuano la formazione della tempesta anche se non sempre il risultato è soddisfacente, “la passà” per le sepolture.
La campana mezzana, fusa nel 1858 da Antonio Bianco in tonalità La, è la campana che si suonava per il catechismo parrocchiale, per la benedizione serale e per le altre funzioni religiose.
La campana piccola, fusa nel 1775 in tonalità Do, è la più antica delle tre campane. Fatta fondere dalla Compagnia del Rosario, serviva per le funzioni della Compagnia stessa e in tempi più recenti per le processioni, le sepolture e, per quando era richiesta, la partecipazione delle Figlie di Maria.
Le campane, infine, tutte e tre assieme suonano in queste modalità: a festa, cioè a “baudëtta”, in occasione delle feste più importanti; a “tic-tuc”, per le varie funzioni e per le sepolture.
Gli ultimi rilievi eseguiti sulla torre hanno rilevato che il lato verso via Pellegrino ha una pendenza di 30 cm, quindi, dopo la “Chiesa che cammina”, Pianezza può vantare anche la sua “Torre pendente”.
Nel 1844 la torre denunciò dei cedimenti per cui si stimò fossero necessari restauri urgenti, ma dopo la perizia dell’Ingegner Gallinati, la conclusione fu che conveniva abbatterla e costruire un nuovo campanile. La decisione del Comune fu invece di chiudere la torre sul lato aperto, il che avvenne nel 1878. Altri restauri si ebbero nel 1979, quando fu cinta da robuste cinture di ferro e l’ultimo intervento ci fu a cavallo tra il 1999 e il 2000.
L’Orologio Civico fu costruito dalla ditta Gramaglia di Torino verso il 1870: è un modello a scappamento, la sua carica durava una settimana ed i pesi che lo facevano funzionare scendevano per ben 20/25 m entrando in un pozzo profondo 10/12 m. Fu sostituito da un orologio elettronico della ditta Sabbatini di Bergamo nel novembre del 2004, la nuova tecnologia ha prodotto piccoli cambiamenti nel suono delle ore.
La campana maggiore, fusa da Antonio Bianco nel 1787 in tonalità Fa, è la campana civica. Riporta il primo stemma della comunità pianezzese, un pino con bacche. Suonata in modi diversi, chiamava a raccolta i pianezzesi: “a martello veloce” per gli incendi, “a distesa” per le riunione del consiglio della comunità, “a distesa alta” per i temporali e le grandinate poiché le onde sonore attenuano la formazione della tempesta anche se non sempre il risultato è soddisfacente, “la passà” per le sepolture.
La campana mezzana, fusa nel 1858 da Antonio Bianco in tonalità La, è la campana che si suonava per il catechismo parrocchiale, per la benedizione serale e per le altre funzioni religiose.
La campana piccola, fusa nel 1775 in tonalità Do, è la più antica delle tre campane. Fatta fondere dalla Compagnia del Rosario, serviva per le funzioni della Compagnia stessa e in tempi più recenti per le processioni, le sepolture e, per quando era richiesta, la partecipazione delle Figlie di Maria.
Le campane, infine, tutte e tre assieme suonano in queste modalità: a festa, cioè a “baudëtta”, in occasione delle feste più importanti; a “tic-tuc”, per le varie funzioni e per le sepolture.
Gli ultimi rilievi eseguiti sulla torre hanno rilevato che il lato verso via Pellegrino ha una pendenza di 30 cm, quindi, dopo la “Chiesa che cammina”, Pianezza può vantare anche la sua “Torre pendente”.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Indirizzo | Via al Borgo |
Apertura | Apertura su richiesta; prenotazioni presso l'ufficio cultura 0119670217 |
Mappa
Indirizzo: Via Lascaris, 6, 10044 Pianezza TO, Italia
Coordinate: 45°5'50,1''N 7°32'48,3''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Apertura su richiesta. Accesso non disponibile per disabili