Descrizione
Nel primo periodo glaciale il ghiacciaio raggiunse Pianezza con il proprio materiale morenico caratterizzato da numerosi massi erratici di notevoli dimensioni, tra questi il ròch, staccatosi dal ghiacciaio valsusino alle ultime pendici di sinistra della valle, rappresenta l’esempio più significativo. Sorge ad est del vecchio centro storico del paese, incluso ormai nel più vasto centro abitato di Pianezza. Misura 26 m di lunghezza, 16 di larghezza e 14 d’altezza; il suo diametro supera i 65 m e il volume i 2000 m3. Ha un corpo massiccio con tre pareti arrotondate e la quarta che funge da facciata, tagliata per metà obliquamente e per l’altra metà verticalmente. Su quest’ultima spicca l’iscrizione dedicata al geologo Bartolomeo Gastaldi (dal quale il masso prende il nome) dal Club Alpino Italiano nell’anno 1884.
In cima troviamo una cappella rettangolare, aperta su tre lati, con il lato sud-ovest a semicerchio e due colonne quadrate di facciata a sostegno del tetto; dedicata a San Michele, è lunga 6 m, larga 4 e alta 5.
Le caratteristiche geologiche del Masso vennero descritte dal Gastaldi che definì la pietra “composta da una pasta fusibile al cannello (feldspato granoso?) a tinta giallo-grigia contenente una gran quantità di cristalli informi di diallaggia a color bronzino o verde sporco. Su molti punti si vedono anche fascetti di fibre verdognole aventi tutti i caratteri dell’attinodo. Esponendo alle fiamme sottili laminette di questa diallaggia, esse fondono sui margini, e danno uno smalto verde-scuro. Siccome la pasta del Masso è pur sempre feldspatica, la roccia che ne risulta potrebbe definirsi un’eufotide diorita”.
In cima troviamo una cappella rettangolare, aperta su tre lati, con il lato sud-ovest a semicerchio e due colonne quadrate di facciata a sostegno del tetto; dedicata a San Michele, è lunga 6 m, larga 4 e alta 5.
Le caratteristiche geologiche del Masso vennero descritte dal Gastaldi che definì la pietra “composta da una pasta fusibile al cannello (feldspato granoso?) a tinta giallo-grigia contenente una gran quantità di cristalli informi di diallaggia a color bronzino o verde sporco. Su molti punti si vedono anche fascetti di fibre verdognole aventi tutti i caratteri dell’attinodo. Esponendo alle fiamme sottili laminette di questa diallaggia, esse fondono sui margini, e danno uno smalto verde-scuro. Siccome la pasta del Masso è pur sempre feldspatica, la roccia che ne risulta potrebbe definirsi un’eufotide diorita”.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Indirizzo | Via Masso Gastaldi (Centro Storico) |
Apertura | Apertura su richiesta; per informazioni rivolgersi al C.A.I sez. Pianezza, pianezza@cai.it |
Pubblicazioni | "Il Masso Gastaldi nella Storia e nella Tradizione di Pianezza" - Pierluigi Castagno, Giovanni Gili, Aldo Giordana Pianezza - s.n., 1990. Reperibile presso la Biblioteca Comunale |
Mappa
Indirizzo: Via Comissetti, 10, 10044 Pianezza TO, Italia
Coordinate: 45°5'56,2''N 7°33'2''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
L'accesso al Masso è libero perchè si trova sulla strada