Regione Piemonte (Apre il link in una nuova scheda) Città metropolitana di Torino (Apre il link in una nuova scheda)

Descrizione

In questa zona alla fine del Medioevo viveva la borghesia locale e torinese, era a ridosso della cerchia dell’abitato antico, nel quale si entrava solo attraverso porte munite di pesanti battenti, poste all’incrocio delle antiche vie d’ingresso della zona est del paese, nell’antico Canton Albretta.
La chiesa fu voluta dalla Confraternita legata alla devozione del Santissimo Nome di Gesù (predicata in Piemonte da San Bernardino da Siena nel 1414 e attiva a Pianezza fino al 1950), quando nel 1660 il marchese Carlo Emanuele Filiberto Giacinto di Simiana, signore locale, spinse per l’unione della parrocchia di San Pietro e di quella di San Paolo. I “Batù” (così si facevano chiamare i confratelli, derivante dal fatto che all’epoca era solito flagellarsi, battersi, come preghiera di devozione estrema) non gradirono il declassamento a chiesa secondaria di San Pietro, quindi fecero costruire una propria chiesa. La costruzione iniziò nel 1680 e terminò nel 1682, in pieno periodo Barocco, utilizzando materiali di recupero. Armonicamente ben costruita vanta una facciata in paramano alleggerita da una finestra tripartita da due colonnine. Due lapidi riportano la data 1682, il monogramma del Nome di Gesù e la data 1843, anno di un rifacimento della chiesa.
Il campanile completato nel 1730, è il più alto del paese. La chiesa ha una sola navata interrotta da due cappelle laterali, una dedicata alla Madonna Consolata e l’altra a San Giuseppe. La volta a botte è completamente affrescata. La parete a cui si appoggia l’altare maggiore separa il presbiterio da un ampio coro, allestito ora a cappella invernale.
Il portone d’ingresso, restaurato nel 2006, esternamente è in legno di noce nazionale intagliato e scolpito, e internamente di legno di pioppo. Sulla soglia di pietra, a sinistra vicino allo stipite, si può notare una zona leggermente incavata, di forma circolare dentro la quale ci sarebbe un tubo di piombo murato in loco il giorno della dedicazione, contenente un cartiglio con la data della posa della prima pietra e la benedizione di Papa Innocenzo XI (fonte orale del defunto sacrestano Mario Frigati).
Il visitatore entrando attraverserà la Bussola, in noce intagliato e scolpito in un elegante e sobrio stile barocco. Sovrasta l’ingresso la tribuna della cantoria e dell’organo, in legno policromo con rappresentazione dei simboli dell’arte musicale. L’organo a canne munito di un congegno a mantice e datato 1885, è attribuito ai fratelli Collino di Torino.
La chiesa ha al suo interno pregevoli dipinti e sculture risalenti anche al 1700.
Più che nei particolari è nell’armoniosità dell’insieme che il devoto, o il visitatore attento, trova l’atmosfera adatta alla preghiera e alla riflessione.

Indirizzo e punti di contatto

Nome Descrizione
Indirizzo Via Gramsci
Apertura Apertura su richiesta; prenotazioni presso
l'ufficio URP 011/9670211

Mappa

Indirizzo: Via Antonio Gramsci, 35, 10044 Pianezza TO, Italia
Coordinate: 45°6'1,7''N 7°32'59,1''E Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)

Galleria fotografica

Modalità di accesso

Accesso libero con rampa di scale

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