Descrizione
È noto come la Pieve di San Pietro sia stata la prima chiesa di Pianezza; seguì nel corso del 1500 un periodo di regressione e di rovina. La chiesa di San Paolo compare nei documenti a partire dal 1245, i quali si riferiscono ad una chiesa posta fuori Pianezza, verso Torino; documenti successivi sembrano indicare che l’abitazione del rettore di San Paolo fosse situata nel Borgo di Pianezza. Nel corso della visita pastorale del Cardinale Cybo nel 1546 il sacramento della Cresima venne amministrato solo nella chiesa di San Paolo, il che fa pensare ad una sua collocazione centrale comoda per tutti, ma l’attribuzione definitiva del nome di San Paolo alla chiesa del Borgo l’abbiamo solo con la visita pastorale del Monsignor Peruzzi nel 1584; la Chiesa era provvista di Fonte Battesimale. Ebbe una fine drammatica: nel 1639, nel corso della “guerra dei cognati” tra la reggente Maria Cristina di Francia e i cognati principe Tommaso e cardinal Maurizio, l’esercito francese saccheggiò Pianezza, nella chiesa trovarono ammassati i beni dei pianezzesi: i soldati rapinarono quello che poterono portar via e al resto diedero fuoco. La chiesa bruciò per tre giorni ed andò distrutta. Oltre a questo, si unì il declino istituzionale: su richiesta del marchese Carlo Emanuele Filiberto Giacinto di Simiana il vescovo di Torino monsignor Giulio Cesare Bergera unì le due parrocchie nella persona del parroco della Pieve don Domenico Salomone. Era il 22 settembre 1660, questa chiesa durò solo una cinquantina d’anni.
I lavori per la costruzione della chiesa attuale iniziarono nel 1727, su progetto dell’architetto Giuseppe Castelli, sullo spazio ricavato davanti alla porta del Castello di Pianezza, ai piedi del borgo vecchio, e terminarono nel 1729; per costruirla furono utilizzati materiali recuperati della chiesa di San Paolo demolita. Nel 1731 la consacrazione della chiesa, dedicata ai Santi Pietro e Paolo. La chiesa era, ed è, senza campanile, fu sempre usata, come ripiego, la torre del borgo (viene usata ancora oggi assieme al campanile di San Rocco), utilizzata anche dal comune.
La chiesa è formata da una navata centrale e due laterali, la volta è a botte, l’abside semicircolare ed è illuminata da sei grandi finestre nella navata centrale, il pavimento è in pietre di Barge. Nelle navate laterali ci sono sei altari marmorei con pale d’altare, Carlo Filippo Brambilla è autore della pala dell’altare maggiore.
“Codesta chiesa non sarà di molta durata. Gli architravi poggiano sulla volta, [inoltre] patisce qualche umidità dalla parte di mezzanotte…le pareti si scrostano con rischio quando si celebra caderne sulla mensa, come già è accorso, e tutto ciò a causa di un terrapieno poco distante dalle pareti. Il pavimento è di mattoni mal cotti, in gran parte consumati, e quando si spazza la chiesa si forma una polvere che imbratta gli ornamenti. La porta d’entrata andrebbe rifatta perché non troppo sicura e mal ordinata. Infine c’è troppa luce per via dei sei finestroni e tre ovati di vetro”. Questo era il timore dei nostri avi, ma, fortunatamente, dopo secoli, la profezia non si è ancora realizzata.
I lavori per la costruzione della chiesa attuale iniziarono nel 1727, su progetto dell’architetto Giuseppe Castelli, sullo spazio ricavato davanti alla porta del Castello di Pianezza, ai piedi del borgo vecchio, e terminarono nel 1729; per costruirla furono utilizzati materiali recuperati della chiesa di San Paolo demolita. Nel 1731 la consacrazione della chiesa, dedicata ai Santi Pietro e Paolo. La chiesa era, ed è, senza campanile, fu sempre usata, come ripiego, la torre del borgo (viene usata ancora oggi assieme al campanile di San Rocco), utilizzata anche dal comune.
La chiesa è formata da una navata centrale e due laterali, la volta è a botte, l’abside semicircolare ed è illuminata da sei grandi finestre nella navata centrale, il pavimento è in pietre di Barge. Nelle navate laterali ci sono sei altari marmorei con pale d’altare, Carlo Filippo Brambilla è autore della pala dell’altare maggiore.
“Codesta chiesa non sarà di molta durata. Gli architravi poggiano sulla volta, [inoltre] patisce qualche umidità dalla parte di mezzanotte…le pareti si scrostano con rischio quando si celebra caderne sulla mensa, come già è accorso, e tutto ciò a causa di un terrapieno poco distante dalle pareti. Il pavimento è di mattoni mal cotti, in gran parte consumati, e quando si spazza la chiesa si forma una polvere che imbratta gli ornamenti. La porta d’entrata andrebbe rifatta perché non troppo sicura e mal ordinata. Infine c’è troppa luce per via dei sei finestroni e tre ovati di vetro”. Questo era il timore dei nostri avi, ma, fortunatamente, dopo secoli, la profezia non si è ancora realizzata.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Indirizzo | Piazza SS.Pietro e Paolo |
Apertura | Apertura durante le funzioni religiose |
Pubblicazioni | 270 Anni della Parrocchiale SS. Pietro e Paolo: Storia e Arte della Chiesa Pianezzese - Torino : Editoria e Comunicazione, Stampa 1999 |
Mappa
Indirizzo: Piazza SS.Pietro e Paolo, 2, 10044 Pianezza TO, Italia
Coordinate: 45°5'50,2''N 7°32'52,2''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Accesso libero con rampa
Eventi
Nessun evento in programma